JUG Milano Meeting #111
Lunedì 18 Marzo 2019
Pragmatic Dependency Injection with Spring Framework’s IoC container
Le slide dell'intervento sono disponibili su https://docs.google.com/presentation/d/e/2PACX-1vSa3Uk3Y2xEs9Lg4zmXATMphWS-unnA8xu85Z2bVU1FMtcBA43s9dmU_q7lTu1dTPkDymImQTNROJRq/pub?start=false&loop=false&delayms=5000&slide=id.p.
La registrazione dell'intervento è su https://youtu.be/ZDzBJAUGQ3w.
Abstract dell'intervento:
Dal rilascio di Spring 1.0 nel 2004 ad oggi, il mondo della Dependency Injection (DI) in Java è molto cambiato grazie alla nascita di soluzioni alternative per svariate tipologie di problemi.
La configurazione dei beans, ad esempio, si può gestire tramite XML, Annotations e JavaConfig; sono state introdotte le specifiche JSR-330 e JSR-299 nel tentativo di standardizzare la DI e più recentemente, sono nati frameworks come Dagger, che eseguono la validazione del grafo di oggetti a compile-time e non più a runtime.
Nel talk verrà proposto un approccio pragmatico all'utilizzo della DI con Spring, fondato sull'esperienza maturata negli anni dal relatore.
Parleremo di quali sono le principali problematiche che si incontrano quando si utilizza un Dependency Injector e di come possono essere risolte in determinate casistiche.
Dal rilascio di Spring 1.0 nel 2004 ad oggi, il mondo della Dependency Injection (DI) in Java è molto cambiato grazie alla nascita di soluzioni alternative per svariate tipologie di problemi.
La configurazione dei beans, ad esempio, si può gestire tramite XML, Annotations e JavaConfig; sono state introdotte le specifiche JSR-330 e JSR-299 nel tentativo di standardizzare la DI e più recentemente, sono nati frameworks come Dagger, che eseguono la validazione del grafo di oggetti a compile-time e non più a runtime.
Nel talk verrà proposto un approccio pragmatico all'utilizzo della DI con Spring, fondato sull'esperienza maturata negli anni dal relatore.
Parleremo di quali sono le principali problematiche che si incontrano quando si utilizza un Dependency Injector e di come possono essere risolte in determinate casistiche.
A cura di Massimo Groppelli:
Laureato in Informatica presso l'Università degli Studi di Milano, ha iniziato a programmare in Symbian C++ su dispositivi Nokia nel 2008. Appassionato di ingegneria del software, è grande sostenitore di TDD (Test Driven Development) e DDD (Domain Driven Design). Da 10 anni si occupa dello sviluppo e della manutenzione di applicazioni web con backend in Java, prevalentemente nel dominio contabile e fiscale.
Laureato in Informatica presso l'Università degli Studi di Milano, ha iniziato a programmare in Symbian C++ su dispositivi Nokia nel 2008. Appassionato di ingegneria del software, è grande sostenitore di TDD (Test Driven Development) e DDD (Domain Driven Design). Da 10 anni si occupa dello sviluppo e della manutenzione di applicazioni web con backend in Java, prevalentemente nel dominio contabile e fiscale.